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al testo di Marina Pacifici
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Sono tornata scalza
e ferita oltre la tormenta dei ricordi a visitare le tue immemori ore. Eri Medea la terribile sguardo di ghiaccio e cuore di piombo bastione inespugnabile d'odio e furore. Ero soltanto una bambina indifesa ed innocente che implorava il tuo amore. Ed ora anima vinta e piegata sul baratro della fine mi guardi assente. Io ti tendo la mano placata e libera e t'accarezzo madre oltre il filo spinato del dolore. |
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